In una lunga visita scopriamo come vengono realizzati i gruppi e le ruote Campagnolo

 

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La visita in Campagnolo è molto istruttiva per comprendere come nascono i gruppi Campagnolo, oltre alle ruote Campagnolo e Fulcrum, senza dimenticare l’assistenza post vendita.

Ci guida nella visita Marco Campagna, una vita nel settore dello sport in Aziende di prestigio come Dainese e Lotto, e da quattro anni a capo dell’ufficio Marketing di Campagnolo. In Campagnolo sono molto gelosi, giustamente, della loro Azienda, quindi poche, pochissime foto, ma basta il racconto per comprendere come a fianco di modernissimi macchinari CNC a cinque assi, convive una tradizione artigianale che, senza ombra di dubbio, ha ben pochi rivali nel settore. Se nei “piani alti” ci sono gli uffici direzionali, l’ufficio ricerca e sviluppo si trova a fianco della produzione vera a propria. Un primo aspetto importante è che in Campagnolo si fa tutto all’interno, niente studi di consulenza esterna che “confezionano pacchetti” con questo o quel gruppo di componenti, già pronti per essere prodotti. Si passa velocemente all’immenso magazzino, per giungere al reparto di lavorazione degli stampi. In Campagnolo tutti gli stampi necessari per la realizzazione dei singoli componenti vengono realizzati internamente, con macchinari modernissimi e tanta professionalità da parte degli addetti, che trasformano i disegni del reparto ricerca in stampi pronti per essere usati nelle vicine presse. La realizzazione di ogni stampo richiede moltissime ore di lavoro, oltre che un apposito magazzino dove vengono “parcheggiati” tutti gli stampi, pronti per essere utilizzati. Le presse, tramite una serie di stampi permettono di trasformare una lastra grezza di titanio, alluminio o acciaio nel componente desiderato. Ancora una volta è determinate la professionalità delle maestranze Campagnolo, solamente cambiare lavorazione, per stampare un pignone da 13 invece che da 15, richiede diverse ore di lavoro ed una elevatissima professionalità. Dalle presse esce comunque un semilavorato, e mai il componente finito, che necessita di successive lavorazioni di pulitura, lucidatura e trattamenti superficiali, tutti eseguiti in un reparto apposito, dove in base al componete, al materiale e all’aspetto finale che si vuole ottenere si effettuano una serie di processi fisici e chimici che permettono al componente di avere, non solo l’aspetto visivo desiderato, ma anche migliori caratteristiche meccaniche. Tanto per avere un’idea della precisione di Campagnolo i cerchi 2-Way Fit ricevono un trattamento chimico differente dagli altri per meglio proteggere il cerchio in lega leggera dai vari liquidi anti foratura che vi possono essere usati. Sempre interna all’Azienda la realizzazione di tutte le serigrafie, tutte realizzate a mano. Altrettanto laboriosa è la realizzazione delle corone, sempre partendo dal grezzo prima si ottiene un semilavorato, che poi viene terminato con macchine CNC. La sola realizzazione delle scanalature per agevolare la salita della catena necessita di oltre un ora di tempo per la produzione simultanea di quattro corone. Moltissimi macchinari usati in Campagnolo sono esclusivi e progettati da Campagnolo stessa, a tal fine è presente un apposito reparto che si occupa della manutenzione degli stessi. Impressionante il macchinario che realizzala la catena. Le maglie sono realizzate dalle presse e dopo i trattamenti galvanici vengono portate in questo reparto dove la macchina controlla una ad una le maglie, scarta quelle che non rispettano le dimensioni e poi assembla la catena, la porta in tensione, ne controlla la resistenza, la scorrevolezza delle maglie, la resistenza alla torsione ed infine procede alla teflonatura ed al taglio. Ancora una volta è importantissima la presenza dei tecnici Campagnolo che controllano costantemente il funzionamento del lungo macchinario, senza poi rinunciare al controllo finale della catena tagliata, che, come per ogni altra lavorazione, avviene per tutti gli elementi prodotti. Ancora importante il reparto di realizzazione dei mozzi in alluminio, dove ogni mozzo viene prodotto e controllato nelle dimensioni uno ad uno. Altrettanto imponente è il reparto della lavorazione del carbonio, qui vengono realizzati tutti i componenti in carbonio dei gruppi Campagnolo, mozzi, cerchi ecc. Un reparto dove accanto a modernissimi macchinari convive una professionalità e manualità unica: per la realizzazione di una ruota Ghibli occorre una intera giornata di lavoro. Il taglio delle pelli di fibra di carbonio ed il loro posizionamento negli stampi, viene fatto manualmente, con la stesura delle pelli che avviene in base ai progetti realizzati dal centro ricerca e sviluppo. Solo per determinare la migliore stesura della fibra di carbonio del mozzo anteriore Bora Ultra sono occorsi sei mesi di studi …. Tutti i cerchi in fibra di carbonio ricevono un particolare controllo che esclude la presenza di bolle d’aria al loro interno (le bolle d’aria sono un problema tipico della lavorazione del carbonio e potenziali punti di rottura). Ancora importante il reparto che si occupa dell’assemblaggio delle ruote, tutto fatto a mano, con l’ausilio di strumenti modernissimi e con ogni ruota che deve superare cinque differenti controlli di qualità prima di poter essere avviata alla vendita. Ancora una volta non ci sono controlli di qualità a campione, ma tutte le ruote sono controllate e certificate. Ancora importante il reparto che si occupa dei test di affidabilità. Campagnolo testa tutti i suoi componenti, fino a raggiungere il milione di cicli, test molto duri e severi, visto che spesso i concorrenti si fermano a meno della metà di cicli di lavoro, ma in Campagnolo l’affidabilità dei componenti, specie quelli importanti per la sicurezza, come ruote, guarniture e freni, viene ben prima della riduzione del peso o del prezzo contenuto. Poi il centro di assistenza post vendita, dove vengono effettuate eventuali riparazioni e vengono anche effettuati tutti i corsi di aggiornamento del personale impegnato nei Campagnolo Pro Shop (tanto che nessun Campagnolo Pro Shop che non abbia effettuato il corso sul nuovo Campagnolo EPS può vendere il gruppo); sempre lo stesso reparto si occupa della messa a punto dei vari prototipi da testare su strada. Si chiude quindi una visita in un mondo particolare, dove la parola esternalizzazione è sconosciuta, dove la manualità e professionalità di un tempo convivono con i macchinari più moderni: questa è la vera anima di Campagnolo.