Durante il processo di sviluppo di un nuovo pneumatico, Michelin procede alla realizzazione di quattro tipi di test, vediamo come è stato sviluppato il pneumatico Michelin Pro4:

 

1. Test di laboratorio per materiali e semi-finiti

Condotti in laboratorio, questi test permettono a Michelin di catalogare i materiali, identificarne le proprietà meccaniche e testarne la resistenza e la durata in condizioni diverse.

2. Test su macchine condotte internamente ed esternamente:

- Test interno di resistenza alle forature

Questo test misura la forza massima necessaria per forare il centro del battistrada, usando punzoni di diametro diverso (2, 2.5 e 3 millimetri).

- Test esterno di resistenza alle forature

Per la prima volta, Michelin si è rivolta ad una società esterna di test su pneumatici, un laboratorio finlandese che testa pneumatici da bicicletta, moto e fuoristrada, Wheel Energy, che ha confermato e integrato i test condotti internamente da Michelin, testando sia il battistrada, sia i fianchi.

3. Test oggettivi e soggettivi su pista e strada condotti internamente ed esternamente

- Una bicicletta sviluppata per testare l’aderenza trasversale su superficie bagnata

Durante lo sviluppo del MICHELIN PRO4, Michelin ha realizzato una bicicletta elettrica a tre ruote per misurare l’aderenza degli pneumatici in curva su strada scivolosa. Questa bicicletta elettrica da test, offre il vantaggio di mantenere la velocità costante ed evitare i cambiamenti di ritmo quando si pedala.

La terza ruota, creata per ragioni di sicurezza, ha un angolo variabile tra i 20° ed i 40°. Gli pneumatici possono essere classificati secondo la velocità media o l’angolo d’inclinazione raggiunto. Il test è effettuato su una superficie bagnata, molto scivolosa, con un coefficiente di attrito di 0.3. Questo basso livello di resistenza allo scivolamento, è quello che si ha su una striscia bianca bagnata. Vero “laboratorio su ruote”, la bicicletta da test è stata brevettata da Michelin.

- Test di resistenza alle forature su pista selciata

In questo test viene usata una bicicletta su un selciato che è stato bagnato per aumentare l’effetto tagliente delle pietre. Dopo diversi giri, gli pneumatici vengono analizzati per determinare il numero ed il tipo di tagli visibili nel battistrada. Questo risultato iniziale indica la resistenza complessiva dello pneumatico alle forature. Se la foratura avviene prima del termine del test, i fattori da considerare sono la posizione del taglio e la distanza percorsa. Ogni test viene condotto su almeno cinque pneumatici per modello, in modo da ottenere un’analisi rappresentativa dei tagli che si possono verificare su strada dissestata e bagnata.

4. Test da parte di ciclisti

Prima di lanciare uno pneumatico sul mercato, Michelin lo testa in condizioni di reale utilizzo grazie ad un campione selezionato di ciclisti, alcuni dei quali percorrono ognuno una media di 5.000 km l’anno, altri fino a 20.000 km l’anno.