Spett.le Redazione,

vi scrivo per chiedervi un parere su una mia idea: ho una bici da corsa con pedivelle da 172.5 e bici da crono con pedivelle 175; per migliorare le mie prestazioni e quindi aumentare la velocità in soglia avevo pensato di sostituirle con 175 da strada e 177.5 da crono. Questo perchè il mio fisico rende meglio con rapporto lungo e 85 pedalate al minuto che non rapporto più corto a 100 rpm. Però mi sorge un dubbio: la pedivella più lunga non è che mi abbassa ancora di più la frequenza, pareggiando quindi i vantaggi di spinta? Quale è la soluzione migliore per ottenere il miglior rendimento? (lettera firmata)

Gentile Lettore, la sua domanda è molto interessante e dalla risposta complessa. Sulla lunghezza ottimale delle pedivelle, infatti, il dibattito è ancora aperto e non si è giunti ad una decisione univoca ed incontestabile. In generale, oggi, si tende ad adottare pedivelle più lunghe che in passato. Una pedivella più lunga, infatti, permette di usare, grazie alla leva migliore, rapporti più lunghi; per contro, è più lunga la circonferenza che percorre la stessa pedivella e di conseguenza questo porta ad una riduzione della frequenza di pedalata. Secondo alcuni tecnici (oggi di numero sempre più esiguo) pedivelle lunghe riducono sensibilmente la frequenza di pedalata, portano le articolazioni a lavorare con angoli meno corretti, sottopongono le stesse a condizioni di lavoro più gravoso, rendono, infine, la pedalata meno rotonda. A favore invece delle pedivelle lunghe i sostenitori ritengono che gli angoli di lavoro delle articolazioni non si modificano in modo evidente e rimangono, comunque, all’interno del range di valori ottimali, che la riduzione di frequenza di pedalata non è sensibile e praticamente nulla in presenza di una muscolatura agile, che si riescono a spingere rapporti più lunghi a parità di sforzo. Come vede, le teorie sono diametralmente opposte, anche se la seconda è maggiormente diffusa della prima, anzi i risultati sportivi stanno ad indicare che la seconda filosofia è vincente rispetto alla prima, annoverando tra le sue fila moltissimi campioni di oggi e di ieri. Si può ritenere, quindi, che la teoria delle pedivelle corte sia oramai superata ed adatta solo per situazioni individuali particolari. Ora veniamo a Lei. Con i suoi dati antropometrici (se presi correttamente) potrebbe adottare tranquillamente pedivelle di 177.5, questo perché attualmente adotta sulla bici da strada pedivelle forse troppo corte per le sue misure che prevederebbero l’adozione di pedivelle comprese tra 175 e 177.5 millimetri. I due limiti (175 e 177.5 millimetri) sono il valore minimo e massimo che la vasta letteratura in materia fissa, l’adozione di una misura o dell’altra va presa dopo una attenta sperimentazione ed esame della muscolatura e dell’agilità dell’atleta; inoltre, tali misure possono essere ulteriormente aumentate di un valore compreso tra i 2.5 ed i 5 millimetri in caso di prove in salita o a cronometro. Su quest’ultima modifica, molti tecnici non sono d’accordo, ritenendo che una volta individuata la giusta misura della pedivella questa deve essere mantenuta sempre. Nel suo caso, quindi, può tranquillamente adottare la modifica che ha in mente, senza avvertire un sensibile calo della frequenza di pedalata. Gli sviluppi metrici delle pedivelle infatti sono:
pedivella 172.5 mm: 1.083,3 mm
pedivella 175 mm: 1.099 mm
pedivella 177.5 mm: 1.114,7 mm
pedivella 180 mm: 1.130,4 mm
A parità di sforzo la diminuzione della frequenza di pedalata si dovrebbe attestare intorno alle 1-2 pedalate al minuto, compensate dalla possibilità di adottare un rapporto appena più lungo (meno di mezzo dente, circa). Pur nell’approssimazione di questo ultimo dato, quindi, il cambio sarà possibile e vantaggioso. Dovrà però valutare che con le nuove pedivelle, a coscia in massima flessione, l’angolo fra l’asse della coscia e la linea orizzontale sia compreso tra i 12 ed 15 gradi al minimo, al fine di evitare problemi con le articolazioni ed una pedalata meno efficace. Infine, due consigli: adotti sempre la stessa lunghezza delle pedivelle ed inizi un efficace programma di allenamento finalizzato al miglioramento della frequenza di pedalata; questi due accorgimenti, insieme alle nuove pedivelle da 177.5 millimetri (strada e crono) le faranno sicuramente migliore le sue prestazioni.